anzi d'antico: io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.
Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie che
al ceppo delle quercie agita il vento.
Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch'erbose hanno le soglie:
un'aria d'altro luogo e d'altro mese
e d'altra vita: un'aria celestina
che regga molte bianche ali sospese...
(G. Pascoli)
(G. Pascoli)
2 commenti:
Non dimentichero mai questa poesia...quante volte l'ho dovuta imparare a memoria?? mah!!
stupende le viole..dai ci siamo ormai è primavera!
un abbraccio
Mary
Nessuno sa poetare di viole come Pascoli...
buona domenica
a.o.
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